venerdì 19 luglio 2013

Vacanza in Camargue - Giorno 5 - Paul Richard

12 Giugno 2013 - Eccoci nella tenuta di Paul Richard. Colazione veloce e fuori appena in tempo per l'inizio dello spettacolo!!!
Venti minuti di descrizione minuziosa di tori e cavalli della tenuta (in francese) e del tipo di corrida, con coccarda che viene messa in scena in questi luoghi, ai giorni nostri. Alle spalle, cavallerizza e cavallo che girano in tondo o poco più...
Dopo il sermone entra il giovane toro con quattro baldi ragazzotti che lo accompagnano. Lo spettacolo diventa una burla: il toro rincorre i giovinastri che lo innervosiscono e, scappano di corsa, saltando, spesso, oltre le protezioni dell'arena. A volte li segue anche il torello che si lancia sopra gli steccati di legno perimetrali, a peso morto, tra le risa dei bambini e non... Mi dà moltissimo fastidio quello che vedo: non ne capisco il senso e soprattutto continuo domandarmi se sono più idioti i ragazzotti, o io, che me ne resto lì, seduta, a guardarli. Quindi dopo 20 minuti di spiegazioni e trenta secondi di "spettacolo" mollo la mia famiglie ed esco.

Una volta ricongiunti ci concediamo una passeggiata a piedi lungo gli itinerari della Domaine de Mejanes e, dopo pranzo, un giretto con il trenino per la gioia delle ragazze. Questo, che immaginavo essere un piccolo stop ludico, si è rivelato, invece, interessante: tutti i percorsi (anche quelli su rotaia) toccano zone della tenuta in cui sono allevati cavalli e tori e lambiscono paludi naturali ricche di fenicotteri ed anatidi in generale. Ritroviamo anche l'amica nutria.





A metà pomeriggio, siamo un poco stanchine...
Prima di merenda si riparte: Saintes Maries de la Mer ci aspetta!
Il viaggio è notevole, in mezzo ad acquitrini pullulanti di vita! Arriviamo al paese e ci accorgiamo subito della differenza: ci siamo sempre spostati in mezzo al nulla o a paesini piccoli, defilati, qui è diverso: turismo, con annessi e connessi. Facciamo il pieno d'acqua, "docciamo" con calma le bimbe e ci prepariamo per l'uscita nel mondo reale. Ci perdiamo in fretta nelle bianche viuzze del centro, tra le case basse ed i negozietti. Ci richiama all'ordine un continuo suono che ricorda lo stadio. 
Ci ritroviamo in mezzo ad una parata di associazioni della zona, che ne approfittano per darsi alla pazzia più totale per un giorno. 
Pare carnevale, ma il colore dominante è l'arancione: carri, travestimenti, fumi e musica ad alto volume!
Siamo increduli, ci regalano: birra, caramelle e arance. 
A cena ci mangiamo un panino sulla panchina davanti alla spiaggia, tergiversando sulle stranezze francesi.




Per la notte scegliamo un posto a pagamento (il primo dell'intera vacanza): la spiaggia della diga sul mare. Un vero spettacolo, ma è troppo buio... Domattina però.... 

sabato 6 luglio 2013

Vacanza in Camargue - Giorno 4 - Ma, i fenicotteri?

11Giugno 2013 - Restiamo sulla spiaggia di Salin de Giraud per la mattina. Un po' riordinare il camper, un po' vacanza. Giochiamo a bocce sulla spiaggia battuta, leggiamo qualche capitolo di Tartarino di Tarascona (che è là, che si deve arrivare...), le bimbe si inventano di giocare col fango, che a quell'età si gioca con qualunque cosa...
Ripartiamo prima di pranzo con l'estrema necessità di ricaricare acqua per lavaggio e centrifuga delle ragazze. Troviamo un'area camper comoda a Salin de Giraud. Vediamo i primi fenicotteri veramente vicini, nelle lagune che costeggiano la strada.
Stop per il pranzo e via in direzione Salin du Badon
Paperazzo



Dobbiamo compiere altri 7 + 7 km per recarci a La Capelière ad acquistare il biglietto d'ingresso, ma per le quattro del pomeriggio, varchiamo l'ingresso dell'area protetta e decidiamo di percorrere tutti e tre i percorsi possibili.
Ci si addentra riserva Nazionale, dapprima in una  rada boscaglia, successivamente rasentiamo le paludi: siamo un gustoso banchetto per le zanzare, nonostante gli spray iperchimici con cui ci siamo avvolti...
Ci sono due capanne per birdwatching ma ne siamo abbastanza delusi... Ci sono nidi di rondini nella capanna e questo ci affascina, ma le paludi a ridosso delle casupole sono asciutte, vediamo uccelli solo in lontananza, con il cannocchiale...
Fortunatamente notiamo, a distanza ravvicinata, una nutria e ci divertiamo a seguirla per un poco...
La passeggiata è piacevole, ma, alla luce di quanto visto successivamente (e degli stormi di zanzare), forse questa visita la salterei.







 Doccia, cena e partiamo senza le idee chiare, poi cediamo alla stanchezza e alla voglia di dedicare una giornata alle bimbe, ci fermiamo alla Domaine de Méjanes (tenuta Paul Richard).

venerdì 5 luglio 2013

Vacanza in Camargue - Giorno 3 - Si entra nel vivo

10 Giugno 2013- Dormiamo a Fos sur mer, nel parcheggio di un edificio scolastico, silenzioso e defilato: perfetto!
Ci concediamo, dopo colazione, una bella visita alla parte storica del paese: un nucleo di casupole aggrappate ad un roccione, si snocciolano attorno alla chiesa romanica ed ai resti del castello (XIV). Ci approdiamo da una scalinata che prepara alla vista, sempre più definita dell'incredibile accostamento che caratterizza questi luoghi: gli edifici del petrolio e la natura incontaminata.
All'orizzonte: raffinerie e petroliere si alternano a laghi e paludi suggestive. Le parti antiche del paese, punteggiate di belvedere, presentano anche anfratti poco curati, cumuli di immondizia, scarsa manutenzione in generale. Scoprire dei cuori di carta velina dimenticati sul ghiaino del sagrato ci riportano il sorriso e si riparte!



















































Passiamo da Port Sain Louis du Rhone, ma evitiamo il porto così come la città, ci dirigiamo verso la spiaggia: Plage Napoleon: 10 km di spiaggia (a completa disposizione dei camperisti, gratuita, in questi giorni). 
Ci concediamo una fermata sulla sabbia, ma il vento è un portento e testiamo il meraviglioso aquilone di Emergency (apprezzato dono di amici). Il mare rumoreggia, il vento è instancabile, nessuno all'orizzonte. Qualche coppia, a volte, passeggia. Niente bimbi, niente cani... A parte le mie... Altri camper a grande distanza. Un posto meraviglioso!


Prendiamo le biciclette e ci dedichiamo alla prima escursione, certi che non vedremo anatidi, ma Giulia deve esercitarsi ancora un poco e la strada che conduce alla spiaggia presenta una bella pista ciclabile protetta, dunque, partiamo!
A volte ci inoltriamo verso le paludi, incontriamo fango seccato al sole e omaggiamo Burri (che voglia di tornare agli essicatoi... Prima o poi...).










Torniamo al camper, il vento non si placa e la Camargue ci aspetta. Rientriamo concedendoci una breve deviazione verso gli agglomerati di casupole più o meno abusive che sorgono su queste spiagge isolate...
A volte c'è del bello da vedere, altre da sorridere: troviamo un peluche di una tigre bianca, acquattato fra le erbe alte. E Giulia precisa: "Mamma i cigni sono veri, ma la tigre no!" 
Sereni, ricarichiamo acqua in un parcheggio del paese. Brevi partite a bocce (vince sempre Camilla...), di rito in questa zona e via, il traghetto sul Grand  Rhone ci aspetta!!! 
Approdiamo in Camargue, al momento giusto per stancarci gli occhi di bellezza. Le saline di Salin de Giraud, senza un'anima  nel raggio di km ed un sole che decide di colorarci un po' il cielo, così, affinché il crepuscolo sia di languore. 
Assaggio una striscia di cristalli bianchi fra spaccature del fango. Sa di sale. Amaro e facile.
E la notte ci aspetta. Approdiamo alla spiaggia nel buio, lo vedremo domani il resto, per oggi, gli occhi sono colmi. E anche il cuore.







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