mercoledì 18 dicembre 2013

Angioletti di pasta

Prima vi racconto la storia.
C'era una volta un papà in ospedale, nei giorni vicini al Natale. Era un papà triste perché lasciava a casa una bimba piccola piccola e l'altra che pisolava nel grosso pancione della mamma. In quei giorni la bimba piccola si è ammalata, nulla di importante: giorni di febbrone ma per una mamma con la pancia a sfera erano momenti duri. Poi il papà è tornato a casa (sarebbe rientrato in ospedale in gennaio, per guarire bene, ma i dottori decisero che doveva stare a casa durante le feste: con la mamma, la bambina e la panciona). Quell'anno il papà arrivò dalla sua piccola con un dono nascosto nel cuore: un angioletto d'oro, rubato all'albero di Natale dell'ospedale.
E si sedette a tavola davanti a sacchettini di pasta, nocciole, colla a caldo e una piccoletta di quasi un anno e mezzo sulle ginocchia. E costruirono angioletti, per addobbare l'albero.

E li abbiamo ancora quegli angioletti, alcuni sono un po' ammaccati, ma ci sono ancora.

E quest'anno attorno allo stesso tavolo, quel papà e le sue due ragazze, hanno realizzato gli stessi angioletti. Perché Natale, per noi,  è bello così.

OCCORRENTE:

  • pasta di varie tipologie: conchiglie, pipe, farfalle, tempestina, stelline, ditalini... Noi usiamo un po' di tutto.
  • colla a caldo,
  • colla vinilica,
  • vernice spray,
  • nocciole,
  • filo di ferro (o ottone),
  • pennarello indelebile nero
  • contenitori per le uova (packaging).


Vi regalo la sequenza dettagliata di ogni fase di montaggio, la descrizione è inutile... State solo attenti alla colla a caldo: quante ustioni!!! E le mie bimbe... niente!!!


















Papi, Giuli e la pubblicità occulta

















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