martedì 29 aprile 2014

Marquez e Baricco e la mia mamma.

Mi hanno informata della morte di Marquez in viaggio.
Che m'è parso pure bello, saperlo lì, al telefono, da mia madre, non fosse stato per la subitanea sensazione di mancanza, privazione, lutto quasi.
Scalza, piedi sul cruscotto, cane acciambellato a terra, sorridevo alle distese di fenicotteri della Camargue, di ritorno da un percorso nel Perigord nero. Tramonto rosa, come i fenicotteri, per capirci.

"Anche lui", ho detto.
"Anche?"
"Dopo Tabucchi..."

Sensazione di gola arsa, devo bere. Quello che non riesco a deglutire della morte è che non avremo più nulla, da queste menti. Non ci resta che il rileggere e reiterare. Rabbia.

Ho conosciuto il suo genio agli anni del liceo. E ho capito che scrivere poteva essere altro.
Altro da tutto quello che conoscevo, da tutto quello che io avrei mai potuto scrivere.
Altro.

Ho iniziato questo blog con una sua citazione: ho esordito con un finale, come doveva essere. Come mille altri prima di me.

Mi ha regalato "Vivere per raccontarla", mia madre, anni fa.
L'ho messo da parte:
"Per quando non ci sarai più, Gabriel"
Adesso è a fianco del letto, in cima alla pila. Non senza rabbia (di nuovo!), sia ben chiaro.

Torno dal viaggio. Sfasata, aperta, emotiva, come sempre. Dromomania da tenere sotto controllo, in qualche modo.
Passo dalla madre. LA madre.

Ha un regalo: sacchetto marrone e fiocco dorato.
Lei cambia stanza, mi conosce, sa che sono debole oggi, mi lascia aria, che sia mia, da respirare o no.
Sciolgo il nastro.
E' il libro per cucinare tofu. Regalo per il mio compleanno a settembre. Scorso. Chiesi una dedica, una firma almeno.
C'ha messo il suo tempo. Ma è pronta. E cita Marquez, lei, che non ha mai letto nulla:
"Chi mangia bene, campa cent'anni (di solitudine)"...
Si mette pure a fare battute, LA madre, sul mio essere vegetariana solinga!

E dal sacchetto marrone - col fiocco dorato scappa fuori una pubblicazione, di quelle che si vedono appese nell'edicola: Baricco che racconta Marquez.

Ecco, questa è la mia mamma.
Questi, per me, Baricco e Marquez.
E mi asciugo una lacrima con la manica. Ruvido. Rabbia.


Leggerò, dunque, per poco e rileggerò, per la vita.
Certi amori, durano proprio quello, una sola vita.


"Era seduto sulla panchina di legno sotto le foglie gialle del parco solitario, intento a contemplare i cigni polverosi con entrambe le mani appoggiate sul pomo d'argento del bastone, e a pensare alla morte."
Apre "Buon viaggio , signor presidente" da "Dodici Racconti Raminghi".

"Era finalmente la vita reale, col mio cuore in salvo, e condannato a morire di buon umore nell'agonia felice di un  giorno qualsiasi dopo i miei cent'anni."
Chiude "Memoria delle mie puttane tristi".





giovedì 10 aprile 2014

Una cornice... Speziale!!!

Già lo sapete: sono fissata con i lavoretti olfattivi. Ma se chiedete ai vostri figli quante erbe aromatiche, quante spezie, quanti fiori riconoscono dal profumo, capirete il perché...

Questa attività è a costo quasi zero, soprattutto se vi ritrovate nella dispensa una quantità di vasetti di spezie che usate poco. Chi utilizza il cardamomo? Mia sorella me ne ha portato un bel sacchettino da un viaggio ed era rimasto lì sigillato. Se qualcuno me ne consigliasse anche un utilizzo culinario...

MATERIALI:
  • una fotografia
  • un rettangolo di cartone di dimensione 3 cm in più su tutti i lati della fotografia es: se la fotografia è cm 15 x 21, il rettangolo sarà da (15+6) x (21+6) cioè 21 x 27 cm
  • 4 strisce di cartone da riciclo larghe 5 cm (la lunghezza dipende dalle misure della fotografia!!!)
  • colla vinilica
  • un quotidiano
  • spezie miste a volontà
  • un turacciolo
PROCEDIMENTO:
Incollare le quattro strisce di cartone a formare la cornice desiderata, lasciare asciugare qualche minuto.





Nel frattempo preparare la miscela di acqua e colla per il decoupage (io faccio metà e metà) e strappare una pagina di quotidiano a pezzetti piccoli (3x5 cm, o giù di lì).









Possiamo anche preparare il turacciolo a fettine; sopra ogni fetta incolliamo 3/5 chiodi di garofano e mettiamo da parte ad asciugare.









Immergere ora gli strappi di giornale nella colla annacquata ed applicarli sulla cornice. E' necessario fare ALMENO uno strato, nel senso che sarebbe meglio farne due, ma i bimbi perdono la pazienza!!!
A questo punto si passa alla decorazione: applicare con il pennello una striscia di colla, spolverare sopra essa la spezia prescelta (se in polvere, tipo cannella, zenzero ecc...) oppure applicare con le dita a spizzichi se la spezia è in tocchettini, tipo foglie di salvia disidratate o aghetti essiccati di rosmarino.
 Continuare ad alternare strisce o campiture di spezie di odore e colore diversi, fino alla completa copertura. Lasciare asciugare e far cadere l'eccesso. Aggiustare qualora si venissero a creare "buchi" in cui risulta visibile il giornale. 
Ora, prendere il rettangolo di cartone ed applicare nel centro la mia fotografia, sul retro un cordino per appenderla.
Sui quattro lati del cartoncino metto uno schizzo di colla vinilica e sovrappongo la cornice premendo leggermente. 
Aspettando che si incolli bene, applico la decorazione dei turaccioli a fettine con chiodi di garofano. 

Et voilà!!!








mercoledì 9 aprile 2014

Prima e vera!!!!

Nelle acque brevi dell’aurora
dove le nuove lune e gli ultimi soli
uno dopo l’altro
vengono a bagnarsi

Un minuto di primavera
dura spesso più a lungo
di un’ora di dicembre
di una settimana d’ottobre
di un anno di luglio
di un mese di febbraio.

Nomadi di sempre e di dopo e di prima
il ricordo del cuore
e la memoria del sangue
viaggiano senza carne e senza calendari
completamente estranei
alla nazione del tempo.
                                                            Prévert, da "Canto di primavera"

Uno zuccherino oggi, che col primo tepore ce lo meritiamo. Comunque, è arrivata anche qui, anche se a Solto Collina, gli iris stanno ancora infagottati nelle loro sciarpe verdine, anche se il gelsomino invernale permane in piena fioritura, anche se la forsizia dà il meglio di sé in questi giorni, insomma, è arrivata!
La prima biscia d'acqua...




















Studiare all'aperto!!!



"Mamma, vedi quanto sono cresciuta???"


E dedicarsi, finalmente, al restauro di quel tavolo antico che era messo proprio male:
"Lo piazziamo in cucina, poi, che ho sempre bisogno di un posto dove fare i lavoretti? E non ridere sotto i baffi, che non ce li hai!!!"
Uno scorcio piccolino della primavera in casa nostra: quella "con il muro di sassi e le ante azzurre", come  la descrive Giulia...

Buon tepore a tutti!!!

giovedì 3 aprile 2014

Un cagnolino di sughero

Ne avevo visto uno sul web, in versione natalizia: era un piccolo addobbo per l'albero... Poi non ho ritrovato la fonte. Avevo bisogno di un piccolo pensiero ricicloso per una bambina speciale e c'ho provato, viene carino, no?
Vi metto le fotografie che parlano molto meglio delle indicazioni... Anche perché la sequenza di realizzazione è semplicissima...

OCCORRENTE?

  • Colla a caldo, 
  • qualche perlina di legno, 
  • un fiocchettino 
  • pennarello nero indelebile 
  • tappi in sughero: ne servono esattamente cinque, ma prendetene un paio di scorta par fare qualche prova di taglio. 


Buon lavoro e bevetevele con calma, le cinque bottiglie di rosso!!!










Perlina in legno, tagliata a metà a fare da nasino






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